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L’enfiteusi delle terre segna la data dell’emancipazione delle plebi cittadine dal giogo feudale, e della conseguente comparsa della borghesia. Quella proprietà rimasta per tanti secoli stazionaria, immutata, incontrovertibile, trovando un nuovo assetto cominciava a muoversi, a circolare, a trasformarsi: il conte presso cui stagnava ogni ragione, rinunciava ad un diritto integrale, chiamava i vassalli al condominio della terra, e questo era bastevole a destare tutte le attività ed iniziare un processo evolutivo di commercio, di proprietà, di ricchezza
Chi scrive sull’ordinamento della Contea, sviluppatosi dai Cabrera (1392-1477) agli Henriquez-Cabrera (1474-1702), è Raffaele Solarino.
Il primo conte, Bernardo (1392-1423), succeduto ai Chiaramonte, estese il dominio aggiungendo alla Contea i territori di Giarratana, Chiaramonte, Monterosso, Biscari, Comiso, Spaccaforno.